Angelo Amato de Serpis (1970), nolano, è giornalista pubblicista dal 1994.
É stato corrispondente dei quotidiani il “Giornale di Napoli” e de “Il Mattino” di Napoli. Attualmente è collaboratore di diverse testate giornalistiche e curatore di programmi culturali.
In varie occasioni è stato chiamato a presentare opere letterarie di autori quali Luciano De Crescenzo, Riccardo Pazzaglia, Sveva Casati Modignani, Aldo Giuffrè, Dacia Maraini, Aniello Montano, Pino Mango ed altri ancora, oltre ad essere membro di diverse giurie di premi letterari.
Angelo Amato de Serpis
È inoltre autore di numerosi articoli di carattere culturale su varie riviste, specialistiche e non, ed ha curato diverse pubblicazioni con finalità divulgative come:
- L’Eccidio di Nola del ’43 (1998, curato in collaborazione con P. Natalizio);
- Agostino Beltrano nella Chiesa dei SS. Apostoli (1998);
- Nola 1943: un’epoca ed il suo tramonto (1998, curato in collaborazione con C. Minieri, P. Natalizio e A. Solpietro);
- S. Felice Vescovo nell’arte a Nola (1998);
- S. Paolino Vescovo nell’arte a Nola (1999);
- I rapaci nell’area nolana (1999);
- La donna nel Medioevo (2000);
- Fede e religiosità popolare tra Medioevo e Rinascimento (2000, in collaborazione con F. Sicondolfi),
tutti editi da Meridies.
Ha inoltre promosso, in collaborazione con diversi autori, la realizzazione di numerosi dépliant e guide turistiche tra i quali Nola…una città da scoprire e I giardini di Nola editi da Meridies e dall’I.P.S.S.C.T. “U.Nobile” di Nola (1999), Nola e il suo territorio edito dai Comuni di Nola, Avella, Cimitile e Lauro (2000); Nola e il suo territorio (2007) edito dal Comune di Nola.
Ha ancora pubblicato i racconti storici Con il naso all’insù (2009) e Il giorno senza domani. Una storia del Vesuvio di 4000 anni fa (2011) editi da Albus Edizioni e Árpád ed Egri (2016) per Graus Editore, liberamente tratto dalla vita dei due grandi allenatori di calcio ebrei-ungheresi Árpád Weisz ed Ernö Egri Erbstein, oltre alla monografia d’arte Eduardo Amato. Il pittore dell’anima, della natura e delle genti (2020).
É coordinatore editoriale della collana Culture e territori della Disvelare Edizioni.
É stato presidente e fondatore dell’associazione turistico-culturale MERIDIES, che si occupa della valorizzazione del patrimonio culturale dell’area nolana, impegnandosi personalmente in numerose iniziative culturali e, in particolare, nella valorizzazione e salvaguardia del Villaggio Preistorico di Nola, purtroppo oggi non più esistente, del Museo Diocesano e quello Archeologico di Nola. Ha collaborato con le soprintendenze per i beni archeologici, artistici, architettonici e ambientali di Napoli, in qualità di presidente dell’associazione MERIDIES, per la tutela del patrimonio monumentale nolano. È, inoltre, l’ideatore nel 2001, insieme al filosofo Aniello Montano e dirigente scolastico e studioso Vincenzo Quindici, del Certame Internazionale Bruniano dedicato al filosofo nolano Giordano Bruno ed è stato coordinatore e ideatore, dal 1995, della manifestazione turistico-culturale Apriti Sesamo organizzata dalla Provincia di Napoli e di Avellino, che ha contribuito alla conoscenza e alla riapertura al pubblico di importanti siti culturali e archeologici come le Basiliche Paleocristiane di Cimitile (chiuse fino ad allora da oltre vent’anni), l’anfiteatro romano e la Chiesa di S. Maria Jacobi a Nola, oltre a numerose altre testimonianze storico-culturali del territorio nolano.
È inoltre un ambientalista essendo stato delegato per l’area nolana e socio dal 1980 della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli). È stato fondatore dei Verdi di Nola e portavoce del movimento polito ambientalista di Nola per oltre quindici anni. In campo ambientale ha promosso numerose iniziative, quali la raccolta differenziata nel comune di Casamarciano inizialmente ed estesa negli anni a quasi tutti i comuni dell’area nolana (che ha ottenuto risultati superiori a quelli registrati in Piemonte o nel Veneto), oltre a numerosi altri progetti per l’ambiente. Inoltre ha promosso, come delegato della LIPU di Nola, il Telefono “Amico Fido” che, in poco più di un anno, ha reso possibile l’adozione di oltre cento randagi. Si è ancora occupato della salvaguardia e recupero degli uccelli selvatici, realizzando un centro informativo per il soccorso, in particolare di rapaci, che ha consentito il recupero ed il salvataggio di quasi cento uccelli condensando, tale proficuo lavoro, nella pubblicazione “I rapaci nell’area nolana”, oltre a progettare la realizzazione di un osservatorio degli uccelli in località Boscofangone di Nola, purtroppo rimasto solo sulla carta.
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